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mercoledì 2 aprile 2014

Quanto mi piace il riciclo! Spiedini di tacchino speziati

Metti una sera, cena da preparare, taaanta fame, 5 fettine di tacchino, 1 zucchina sola sola nel frigo, qualche sottiletta, spezie varie qui e là.
Perdonatemi, ma la cosa che mi riesce meglio è, come si dice qui a Bari, accocchiare ciò che trovo e realizzare una cena o pranzo o stuzzichino o aperitivo decente. Sono la maga del riciclo ;)
Prendere le fettine che vi capitano a tiro, tagliarle a strisce alte circa 2-3 dita, insaporirle con pizzico di sale, pepe, curry, avvolgervi dentro fettina di zucchina sottile sottile e pezzo di formaggio/sottiletta (ciò che avevo)/scamorza/formaggio spalmabile, avvolgerle, infilarne 3 o 4 su uno spiedino lungo e procedere così per tutte. Disporle su teglia con carta forno, filo d'olio e.v.o. su tutti gli spiedini e erbe aromatiche a piacere (io ho il solito favoloso mix rosmarino-maggiorana-basilico-santoreggia-timo) e porre in forno per circa 15 minuti a 180° fino a doratura.



Io ho utilizzato le fette di zucchine rimanenti grigliandole velocemente e ponendole come base per gli spiedini, accompagnando il tutto con una insalatina di valeriana che rinfresca un po'. Una "strisciata" di senape dolce a dar carattere al tutto e la cena era bella e pronta! Bicchiere di vino rosso, pane fresco e passa la paura.
Ora provate a dirmi che non avete tempo per cucinare e vi menoooo! Fatto tutto in 20 minuti seppure ;)

giovedì 6 febbraio 2014

La filosofia delle orecchiette

La vera orecchietta è quella di Bari, di Bari vecchia nello specifico.
L'orecchietta qui da noi è impregnata di filosofia di vita, della cultura del popolo, delle vite di tanta gente umile e semplice, delle stradine della città vecchia, delle grida, delle musiche popolari, degli odori di ragù e braciole, di rape stufate, di pettole fritte e sgagliozze, di gente che sa tutto di tutti, di panni stesi da una finestra all'altra, di profumo di focaccia del panificio Fiore, di chiasso di bambini che giocano (tuttora) per le strade, di motorini che ti sguisciano accanto velocemente per andare a bere la Peroni con gli amici all'enoteca o in un locale alla strada, di donne di 90 anni che continuano, con l'inverno e con l'estate, a lavare le strade davanti casa come lavassero il proprio salotto, diffondendo un profumo di pulito che, se hai camminato per le strade di Bari vecchia, conosci.
L'orecchietta è tutto questo e molto di più. E' la storia di una città, la mia città, che nel bene e nel male, resta sempre affascinante e bellissima, vista dal lungomare o dalla muraglia ricoperta d'edera sulle sue pietre grezze.
Ammirate la poesia nella spontaneità di questo video La signora delle orecchiette.
Bari è così. Questa è la sua vera natura, storpiata poi da chi non ha cura della propria città e degli altri.

Nel frattempo...io sperimento. Imparerò.
Tentativi di orecchiette e una specie di cavatelli lunghi, di capunti...sbagliando si impara!







mercoledì 29 gennaio 2014

Vogliamoci bene...

Capitano quei giorni in cui ti senti un po' sereno. Quei giorni in cui i pensieri tristi li lasci chiusi nell'armadio e vuoi vedere solo il sole, anche se la giornata è grigia. Quei giorni in cui ti guardi intorno e dici "beh, GRAZIE anche solo per tutto questo, GRAZIE per chi ho accanto, che merita davvero tutto il meglio che ho da dare"...
Capitano i giorni in cui ti va di coccolarlo e coccolarti e far finta che sia un giorno speciale, anche perchè i giorni sono sempre speciali, non occorre aspettare le ricorrenze per dirsi, anche con un gesto, che ci si vuole bene (ebbene sì, sono una di quelle 3 persone sulla faccia della terra che pensa che le ricorrenze e le feste e i vari santi siano giorni come altri, che preferisce festeggiare quando non ce n'è apparente motivo!).
E dunque eccoci al pranzo di qualche giorno fa, che di speciale oggettivamente non aveva proprio nulla, ma emotivamente tutto. 
Come al solito un primo, perdonatemi, è ciò che preferisco.
Dopo una salutare nuotata mattutina in piscina, ci si siede a tavola, si riempie il bicchiere (quelli "buoni" in questo giorno) di un caldo vino rosso che riempie il cuore e dà tepore...uno sguardo tra noi che dice più di 1000 parole...e ci si gode un sano piatto di pennette rigate (quelle buone, acquistate da Eataly, dove di pasta e di buona tavola se ne intendono), preparate e condite con ingredienti semplici, che più semplici non si può. 
Solo un bel po' di pomodorini ciliegia (non troppo maturi, che danno quel tocco di acidino, ma in senso buono), tagliati per metà e disposti in una teglia da forno a faccia in giù (ricetta originaria di mia cognata G., risalente a sua volta, credo, alla mamma di qualche altra amica A., poi da me lievemente modificata), irrorati con abbondante olio e.v.o., pangrattato (immancabile con me!), sale, pepe, scaglie di fresca e saporita feta. In forno a 200° fin quando non appassiscono leggermente i pomodorini e si crea una cremina. Pennette scolate al dente e ripassate nel tegame dei pomodori tolto dal forno, una seria mescolata, qualche fogliolina di menta e stop. 
L'accortezza deve essere solo quella di mettere in forno i pomodori quando si sta per calare la pasta, poichè non richiedono molto tempo di cottura e la pasta va mescolata con questo condimento quando è ancora tutto molto caldo e fumante, in modo da amalgamare bene i sapori. 
Fresco, piacevole, leggermente aspro, deciso.
Altro vino rosso per far scendere il tutto più morbidamente. 
D'obbligo: un'abbondante SCARPETTA (a Bari si usa così).
Tutto il resto...sono dettagli.

martedì 7 gennaio 2014

Cioccolato, pistacchi, panna e pasta.

Non di solo cioccolato si vive!
Chi mi è più vicino sa bene quanto, negli ultimi mesi, il mio interesse sia particolarmente rivolto verso i dolci e, nello specifico, verso il cioccolato. La mia lunga assenza è dovuta a tanti fattori: pc fuori uso o quasi, assenza di ispirazione, stress emotivo a causa di fattori  che, chi sa, conosce, tante cose da fare, ma, soprattutto, il mio avvicinamento alla pasticceria! Ebbene sì, proprio io che ho tanto declamato il mio essere fuori dalle regole culinarie, il mio disinteresse per le ricette precise e matematiche o per tutto ciò che, a livello culinario, avesse a che fare con la precisione, gli strumenti ed utensili professionali del mestiere...proprio io che ho tanto decantato la bellezza dell'improvvisazione in cucina e delle preparazioni "ad occhio"...son caduta come una pera cotta nella trappola! Ho deciso, un bel giorno di ottobre, di iscrivermi ad un corso di pasticceria in modo da acquisire quel minimo di competenze di base che, una patita di cibo, deve comunque possedere, perlomeno per riuscire a preparare torte, bignè e crostate decenti, oltre che spaghetti e pizze rustiche. E da qui è cominciato il dramma. In positivo, però, dal momento che ho scoperto una dolcissima passione per la cioccolata. Perchè la sottoscritta non si è fermata al corso di pasticceria, bensì ha proseguito con un corso di Cioccolateria che poco o nulla ha a che vedere con la cucina come era concepita da me, ossia improvvisata e che richiede necessariamente, attrezzi ed oggetti imprescindibili per poter creare qualcosa di medio/apprezzabile a livello estetico e gustativo.
E da qui eccovi una carellata di immagini.
Preparazione per mercatino
Gli omini natalizi




I più lucidi di tutti! Ripieni di ganache fondente
Fondente fuori, ganache al latte dentro

Copertura avorio, fondente e riso soffiato dentro 

Vassoietto regalo - misti

 Ne è derivato un desiderio sfrenato di imparare sempre di più e collezionare stampi. Oltre che l'opportunità di partecipare ad un grazioso mercatino di Natale tenutosi all'interno del giardino di una splendida scuola materna, con tanto di bancarella cioccolatosa/simil-mini-negozietto-di-cioccolatini :) Che gioia! Da qui sono nate alcune piccole soddisfazioni!
Ma la mia natura intrinseca è tornata a farsi viva. Non posso certo nutrire il povero maritino esclusivamente con la cioccolata, indi per cui l'ispirazione verso primi piatti e salaterie varie mi ha portato a varie cosette, tra le quali questa.





Pennette rigate con pistacchi, noci, speck e cremina.

Per il sughetto mi è bastato tritare una manciata di pistacchi e noci e tostarli in padella con speck a striscioline e un filo di olio. Poi ho aggiunto un pochino di panna, ma non panna da cucina, bensì panna liquida, quella per i dolci, quella fresca con cui si fanno anche le quiche e la ganache per il ripieno dei cioccolatini. In fondo qualcosa in comune c'è, anche con i dolci! Ho mescolato e fatto rapprendere un po' la salsetta ed infine ci ho mantecato le pennette. Una spolverata di pecorino e via, giù per lo stomaco con grande piacere per il palato.


Perchè la cioccolata è favolosa, ma un bel piatto di pasta a prima fame non ha paragoni ;)
Un saporito e abbondante anno a tutti.

martedì 22 ottobre 2013

I colori dell'autunno

...e gli odori, potrei scrivere, peccato che non ho modo di farveli sentire tramite pc. Ma sono sicura che entro qualche decennio inventeranno anche questa ;)
Sono immersa a pieni polmoni in un periodo di feste di paese, sagre, pranzi, cene in onore dell'autunno, mia stagione prediletta che, ahimè purtroppo quest'anno ci regala tutto tranne, ancora per poco spero, il meteo. Eh sì perchè qui in Puglia di autunnale ci sono i prodotti tipici della nostra terra: rape, castagne, funghi, cachi (loti), mele, vini, zucche, cavolfiori, melograni, legumi e chi più ne ha più ne metta, ma la colonnina di mercurio si aggira ancora intorno ai 24° e qualche volta qualcosa in più.
Ma va bene così, le tiepide giornate di ottobre consentono ancora passeggiate e piccole gite fuori porta la domenica. 
Proprio durante una gita in Basilicata, in quel di Rapolla, io e mio marito domenica scorsa abbiamo fatto incetta di pannocchie (o mais o granturco come vogliate chiamarle) e caldarroste, oltre che assaporato un ottimo aglianico barricato e pettole fritte dalle donne del luogo, verdure grigliate, salsiccia...mi sta tornando l'acquolina in bocca.

granturco in cottura 


acquisti

acquisti 2 (da incidere con coltello a punta, tenere per un po' a bagno in acqua e arrostire su padella di alluminio finchè non si bruciacchiano e aprono i gusci. mangiar caldissime!)
Per utilizzare al meglio i prodotti acquistati ho deciso di invitare  cena la famiglia, arrostendo pannocchie e caldarroste (con gli strumenti che un appartamento in città consente di utilizzare), servite con salsiccia e funghi trifolati. Niente di meglio per una cena autunnale in famiglia :)
vanno pulite da involucro, filamenti, bollite per circa mezz'ora, imburrate, salate, arrostite

Di meno autunnale c'era, però, il dolce, inventato al momento con panna e cioccolata fondente: piccoli bicchierini con una specie di mousse al cioccolato ottenuta tramite ganache mescolata con panna montata e coperta con altra panna su cui ho adagiato cucchiaini di cioccolato fondente fatti con appositi stampini. Slurp.

non tutti i cucchiaini sono sopravvissuti prima della foto :) un piccolo gnometto biondo ne aveva fatto incetta!
Perchè amo l'autunno? Per i suoi colori caldi, per le bontà che ci offre, alcune tanto preziose da durare poche settimane, per i suoi profumi fragranti e penetranti, perchè preludio di feste, di Natale, di famiglia, di serate al tepore di casa, di stivali morbidi con pellicciotto, di lavoretti da appendere all'albero, di regali, di coccole, di calore e...di tanti sogni...


giovedì 10 ottobre 2013

Un dolce NON-Compleanno


Il compleanno NON è mai stato una mia passione. O perlomeno il MIO. O_O
Mi piace preparare ed organizzare cose carine e gustose per i compleanni altrui, ma non per me.
Non chiedetemi perchè, in realtà è per un insieme di ragioni, perchè ogni anno all'avvicinarsi del mio compleanno tiro un po' le somme dell'anno passato, faccio un po' i conti, penso e ripenso, il mio grillo parlante mi dice tante cose non belle, mi faccio venire 1000 complessi, guardo a cosa ho realizzato, cosa no, cosa è cambiato, cosa no, cosa vorrei cambiare, cosa no, cosa ho concluso, cosa no, ammiro chi ha una vita completa e ha la mia stessa età, conto i pezzi del puzzle che sono al loro posto e quelli che...no.
Insomma, alla resa dei conti ogni 3 ottobre della mia vita mi ritrovo con in tasca un bel pacchetto di...NO.
Quest'anno ho deciso di spegnere il cervello ed utilizzare solo le mani, la fantasia, il sorriso e...lo stomaco, quello non poteva mancare.
Ed ecco qua il mio dolce NON compleanno, ossia un NON festeggiamento della mia età che avanza, bensì un dolce stare insieme a coloro che mi sono accanto ora.

       







Dunque, per la frolla dei biscottini ho utilizzato questa ricetta:

300 gr di farina 00
200 gr di fecola
250 gr di burro/margarina
200 gr di zucchero a velo
1 bustina di lievito per dolci
1 uovo intero e 2 tuorli
Servono naturalmente formine a piacere e poi in forno a 160° per circa 10 minuti, devono cuocere pochissimo, poiché una volta tirati fuori dal forno si induriscono un po'.
Per la ghiaccia colorata con cui la mia amica C. mi ha aiutato a decorare i biscottini, ho montato a neve 1 albume e mescolatolo a bagnomaria con 150 gr di zucchero a velo e succo di 1 limone, in modo da non usare uova crude. Poi con vari coloranti alimentari e sacapoche ci si è sbizzarrite. Quelli con schizzi di cioccolata sono ottenuti semplicemente schizzandovi su con qualunque oggetto utile (forchetta, cucchiaio, biscotti stessi ehehe) cioccolato fondente sciolto a bagnomaria.

Per i cupcakes:
3 albumi montati a neve
3 tuorli
200 gr di zucchero
150 gr di burro/margarina (fuso)
200 gr di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
gocce di cioccolata
Il tutto a 180° per circa 15-20 minuti.
pirottini di carta colorati.
Per il frosting vi servono:
200 gr di formaggio spalmabile
300 ml di panna montata
70 gr di zucchero a velo
coloranti alimentari.

Io ho suddiviso il frosting in più coppe e mescolatolo con verde, giallo, viola, blu, arancione.
A disposizione di chi volesse c'erano poi Smarties, gocce di cioccolata, liquirizia, per "condire" ulteriormente!
Un'idea semplice e carina per "colorare" una giornata in compagnia :)
Ciao a tutti ed un grazie speciale a chi...c'è sempre e nonostante tutto!
A te in particolare, che rendi belli anche i miei momenti più grigi :) 




martedì 24 settembre 2013

Il cibo ci cura

Oggi ricompaio dopo mesi, ma non sono qui per scrivere ricette.
Dopo un periodo ricco di visite mediche in famiglia, di scoperte non sempre positive, di consapevolezze riguardo il proprio corpo e non solo...sono qui per consigliarvi maggiore coscienza in merito a tutto ciò che può influenzare il fisico, l'organismo, la salute, il benessere.

Mi è capitato ultimamente, in modo ricorrente, di assistere a trasmissioni televisive che puntano sull'uso appropriato di alimenti e particolari sostanze naturali commestibili, come sostituti dei medicinali nella cura di determinate patologie o meglio, più spesso, nella prevenzione rispetto ad un degenerare di queste.
Forse da quando ho accanto mio marito, penso di possedere maggiore consapevolezza rispetto a tutto ciò che ingurgito e di porre maggiore attenzione all'alimentazione, fonte di salute o causa, se non gestita correttamente, di problematiche varie per il nostro corpo.
A me è capitato spesso di adoperare rimedi naturali per lenire irritazioni, mal di pancia, mal di testa, infiammazioni, dolori muscolari ecc., ottenendone benefici quasi immediati.
Voglio, dunque, segnalarvi la visione di Food Hospital, una trasmissione che va in onda sul canale RealTime alle ore 23.00 il lunedì.
In questo format tre esperti di medicina e nutrizione mostrano come curare le malattie più difficili grazie all'alimentazione. 
Perchè, diciamocelo, le medicine (parlo dei casi in cui non siano proprio essenziali e vitali, dei casi in cui abbiamo la possibilità di scegliere se adoperarle o meno!), alleviano il dolore e il fastidio, ma procurano una serie infinita di effetti collaterali che ve li raccomando! Aggiustano una cosa per distruggerne 1000 altre! E allora, dal momento che spesso possiamo decidere da soli, perchè non optare per rimedi altrettanto efficaci, come dimostra realmente questa utile trasmissione, rimedi presenti in natura in abbondanza? La natura ha anche previsto e predisposto aiuti, oltre che ostacoli ;)
A tal proposito vi segnalo anche questo articolo nel quale troverete spiegate nel dettaglio tutte le proprietà benefiche dell'aglio come alimento antinfiammatorio, per il quale garantisco io che l'ho provato personalmente per un mal di gola devastante! Tritato e mescolato all'insalata non ve lo consiglio, troppi effetti negativi sulla vostra vita sociale eheheh, ma ingoiato intero con acqua, a mo' di pillola è ok, avrete solo la sensazione di alito pestilenziale, ma vi assicuro che è solo una sensazione! Sperimentato ;)
Inoltre questo articolo vi spiega qualcosa riguardo possibili sostituti naturali dell'aspirina.
Infine eccovi informazioni utili su alimenti che disintossicano e sulle proprietà positive di molti cibi. 
Perchè, come penso da sempre, il cibo ci cura...e non cura solo il corpo, ma anche l'anima.
Buona giornata a tutti.


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